giovedì 27 settembre 2012

coda di rospo accessoriata

coda di rospo (rana pescatrice) e scampi al forno con patate, erbette e olive nere.

preparazione:
01- tagliare a fettine rotonde il limone. disporle sulla teglia da forno unta in modo da formare un tappeto per la coda di rospo.



02- adagiare i tranci di pesce con le spezie (aglio, rosmarino, trito di carote cipolle e sedano, timo etc etc) irrorare con vino bianco e olio. infornare a 220 gradi x 10/15 minuti.



03- nel frattempo lessare le patate (con la buccia), spellarle e tagliarle a dadoni o rondelle.



04- aggiungere gli scamponi alla coda di rospo e far cuocere x altri 10 minuti.



05- aggiungere le olive nere...



...e le patate.
lasciare dorare in forno x altri 5/10 minuti.



07- accompagnare con pane ai semi di zucca e vino bianco freddo.



impiattare e ..



buon appetito


martedì 25 settembre 2012

pizzoccheri light

nonostante quel sapore come di “crusca” che ti fa sentire a dieta, i pizzoccheri della valtellina sono un gran rischio per il colesterolo e per una dieta equilibrata.
la ricetta tradizionale infatti (disponibile sul retro di ogni confezione) è ipercalorica: burro e formaggio in quantità industriali, forse proprio per ammorbidire quel sapore di “crusca”.
ve ne propongo una versione light piuttosto gustosa se vi piace appunto il sapore di “crusca”.

se non hai provveduto a farti delle conserve (se non hai molto tempo, sono una mano santa per tanti piatti), fai un sughetto con trito di cipolle, carore e sedano. aggiungi melanzane e zucchine a pezzetti. aggiungi abbondante pomodoro e fai cuocere per un paio d’ore. se invece ti sei fatto furbo e hai una dispensa con sughi alle verdure come questo, apri il tuo barattolo.



metti a bollire l’acqua per la pasta con qualche patata tagliata a pezzettoni.



ungi la pirofila con il burro.



quando l'acqua bolle, metti a cuocere i pizzoccheri ma scolali 3-4 minuti prima del tempo di cottura.
aggiungi il sugo e ...



versane un primo strato nella pirofila.



spolvera con abbondante parmigiano e aggiungi la mozzarella tagliata a pezzetti.



fai un altro strato di pizzoccheri e di nuovo parmigiano e mozzarella. aggiungi qualche ricciolo di burro e inforna nel forno preriscaldato fino a doratura, 7-8 minuti circa.



sforna,



impiatta e...



buon appetito.

giovedì 20 settembre 2012

tartufini del principe vattelapesca

su qusto blog difficilmente troverete ricette per dolci, non essendo un' appassionata.
amo molto il cioccolato, possibilmente fondente, ma al massimo posso consigliarvi un bacio perugina al posto di qualche altro cioccolatino, oppure un tipo di gelato al posto dell'altro. non sono competente.

un bel giorno però, arrivò la zia anna appassionata di gossip, per farmi assaggiare questi tartufini spacciati per i preferiti del principe vattelapesca.
non so se il principe li abbia mai davvero mangiati, ma a me sono piaciuti talmente tanto da farli e proporveli, non solo per la bontà ma per la semplicità.

ingredienti per tartufini (circa 40):



150 ml di panna fresca
150 g di cioccolato fondente
100 g di cioccolato al latte
cacao in polvere q.b.

tritare tutto il cioccolato.
scaldare in un pentolino i 150 ml di panna senza farla bollire.
aggiungere tutto il cioccolato e mescolare a fuoco medio-basso.



quando sarà completamente sciolto e amalgamato, spegnere il fuoco e lasciar riposare per ore.
(hai tutto il tempo di andare in palestra o dall'estetista o dal barbiere o fare le pulizie o stirare o leggere un libro o guardare un film).



quando si sarà raffreddato, ma non ancora solidificato, ricavare delle palline (puoi farlo con le mani o con due cucchiai da gelato).
mettere in frigo.
dopo un paio d'ore (anche tre-quattro ore, hai tutto il tempo di fare quello che non hai fatto prima: andare in palestra o dall'estetista o dal barbiere o fare le pulizie o stirare o leggere un libro o guardare un film), tirare fuori dal frigo e far rotolare le palline in una ciotola di cacao in polvere amaro.



servire freddi e possibilmente accompagnati da barolo chinato (quest'ultimo lo consiglio io, non il principe).




martedì 18 settembre 2012

mezzi paccheri al profumo di mare

ingredienti: vongole, gamberi e/o scampi, calamari, mezzi paccheri, broccoli, pomodorini e spezie.









fai un soffrittino di cipolla, carote, sedano, aglio, e peperoncino fresco.



aggiungi i pomodorini e lascia andare per qualche minuto.



aggiungi i calamari e i gamberoni e/o scampi (alcuni interi e la maggior parte delle code tagliate finemente).
tira il tutto con vino bianco (oggi ho aggiunto qualche piccolo totano ma solo perché non ricordavo la ricetta). fai evaporare per 7/8 minuti



nel frattempo, in un'altra pentola, fai cuocere le vongole e a cottura ultimata aggiungine la metà privata del guscio, al resto del condimento insieme ad un pugno di broccoli precotti.



metti da parte l’altra metà di vongole e gli scampi (o gamberi) interi, perché con la mantecatura della pasta potrebbero rompersi pezzetti di guscio, che se scricchiolano sotto i denti non sono molto piacevoli. Li terrai da parte invece per aggiungerli sul piatto.





nel frattempo fai bollire i mezzi paccheri, scolali 5 minuti prima e fai terminare la cottura con il sughetto di pesce aggiungendo un mestolo di acqua di cottura che amalgama il tutto e ..



… non sai cosa mangi



accompagnare con vino bianco fresco (questa sera ho scelto “pecorino”).





che sto ancora sorseggiando accompagnando i semi di zucca.



non vi scoraggiate, so bene che la ricetta proposta è piuttosto elaborata ma naturalmente ho cercato la miglior soluzione per risparmiare tempo e fatica.

sappiamo la bontà delle vongole fresche e il problema della sabbia che rischia di rovinare il piatto. per questo l’acqua di cottura delle vongole (una volta aperte), va filtrata e qualcuno addirittura risciacqua le vongole per sicurezza. un bel po’ di lavoro e di scodellame da lavare. idem per i broccoli, lavare- pulire- bollire, cattivo odore e sempre altro pentolame.. etc etc.
la soluzione l’ho trovata con i broccoli congelati e con questo prodotto fresco che, essendo anche abbondante per la nostra ricetta, può essere usato come antipasto. non è facilissimo da trovare forse perchè un po' costoso, ma per me "il gioco vale la candela"
(attenzione: alcuni supermercati ne vendono la versione congelata, sempre sottovuoto, ma non è quella. usare solo quelle FRESCHE).



qualsiasi soluzione troviate, ne sarà valsa la pena.
se mai dovessi sposarmi, chiederei questa portata nel menù.

buon appetito!

la potenza dell’aceto e del limone

oggi li chiamano open space come a giustificare gli spazi ridotti nelle costruzioni moderne.
è pur vero che è molto piacevole, se ci sono ospiti, cucinare o preparare un aperitivo continuando la conversazione con gli amici comodamente seduti sul divano.

ma gli odori... quelli viaggiano più veloce delle parole ed ecco che si spargono per tutta la casa impregnando tutti i tessuti, i capelli, soprattutto d’inverno quando aprire le finestre vuol dire bronchite sicura e non c’è cappa che tenga.

nella società del consumismo (in fallimento), con la crisi economica e l’inquinamento imperante, qualcuno vorrebbe limitare il consumo di prodotti chimici e provare magari i famosi rimedi della nonna, piuttosto efficaci, certamente più faticosi ma atossici, meno inquinanti e più economici.

CATTIVI ODORI

cavolfiore: aggiungi sempre nell'acqua d'ebollizione, abbondante crosta di pane imbevuta d'aceto di vino (che poi butterai via raccogliendola con la sciumarola).

cipolla: nel soffritto aggiungi una fetta di pane imbevuta di succo di limone. (quando si sarà fritta inoltre, è buonissima per l'aperitivo).

se invece metti la cipolla ad esempio sulla pizza... beh, io ancora non lo trovo un rimedio. sono graditi suggerimenti. per ora ho sostituito la cipolla con il porro, altrettanto buono, più costoso ma dalle proprietà eccellenti, ed ho la lampe berger (ma ahimè, nulla ferma l’odore di cipolla…)

fritto: aggiungi nell’olio di frittura, uno spicchio di mela da rinnovare a seconda delle fritture.

MACCHIE

per la sezione macchie, molto ampia, aspetto le vostre richieste.

lunedì 17 settembre 2012

totanetti su letto del cavolo (romanesco)

atto terzo:
questo è quello che invierò (forse) per partecipare per la terza volta.

atto primo qui:
http://iconsiglidimorgana.blogspot.it/2012/09/mezze-maniche-fucsia.html

atto secondo qui:
http://iconsiglidimorgana.blogspot.it/2012/09/involtini-autunno.html

stessi parametri di giudizio e di certo stesso risultato negativo.
preferisco che a giudicarmi siano i miei commensali:

pulire accuratamente i piccoli totani (anche quelli decongelati sono tenerissimi).



far sbollentare per 10 minuti il cavolo romanesco dopo averlo lavato e separato in singole cime.



soffriggere con olio e/v il peperoncino e l'aglio privato dell'anima e tagliato a pezzetti, fino a diventare croccante.



aggiungere le cimette di cavolo romanesco, schiacciarle con una forchetta, aggiungere mezzo bicchiere di latte, aggiustare di sale e far cuocere per 10 minuti.



a questo punto si possono scegliere 2 versioni:

a) nella versione delicata e light: aggiungere i totanetti nella pentola del cavolo romanesco e far rosolare;
irrorare con vino bianco; far evaporare a fuoco medio-alto per 10 minuti girandoli un paio di volte.

oppure

b) nella versione più gustosa e saporita: avvolgere i totanetti con sottilissime fettine di guanciale, aggiungerli nella pentola del cavolo romanesco e far rosolare;
irrorare con vino bianco; far evaporare a fuoco medio-alto per 10 minuti girandoli un paio di volte.



impiattare stendendo la salsa di cavolo romanesco e adagiandovi sopra i totanetti.



accompagnare con ottimo vino bianco e pane a lievitazione naturale.



buon appetito

mezze maniche fucsia

questa è stata la prima ricetta inviata al concorso bene insieme del quale vi ho parlato in un precedente post
http://iconsiglidimorgana.blogspot.it/2012/09/involtini-autunno.html
stessi parametri di giudizio, stessa procedura per inviarlo, stesso risultato negativo. sfido qualsiasi nutrizionista, dato che la mia mission è proprio quella di creare piatti appetitosi con gli ingredienti “della salute” solitamente poco accattivanti soprattutto per i bambini.
lascio giudicare voi

ingredienti x 4:
un pugno di cipolle, carote e sedano tritati per il soffritto.
una barbabietola rossa
un mazzo di asparagi freschi
100g di ricotta
60g di parmigiano
10 noci
400g di mezze maniche
olio e/v d’oliva q.b.

taglia gli asparagi (finemente dalla parte delle radici e via via più grossolanamente mentre ti avvicini alle punte) e fai cuocere con un po' d'olio e un trito di cipolle, sedano e carote.



taglia la barbabietola rossa precotta (se ne trovano già pronte, lessate e sottovuoto, molto pratiche e buone) a dadini e una parte a listarelle sottili che terrai da parte per guarnire il piatto.





quando gli asparagi sono quasi cotti, aggiungi le barbabietole.



trita finemente la metà delle noci, lasciando l’altra metà in gherigli interi per guarnire il piatto.





alle verdure, aggiungi le noci tritate e la ricotta da ammorbidire con l'acqua di cottura della pasta.



scola le mezze maniche 3-4 minuti prima del suo tempo e termina la cottura nella pentola del condimento aggiungendo un mestolo di acqua di cottura (mescolando la pasta diventerà fucsia.. non ti impressionare...).
spolvera con abbondante parmigiano e mescola fino a cottura desiderata.



impiatta e aggiungi qualche gheriglio di noce, la barbabietola a listarelle, qualche punta d’asparago tenuta da parte e un filo d'olio E/V d'oliva.
eventualmente spolvera con altro parmigiano e…..



… buon appetito.